Tutte le foto per gentile concessione di Kara Gani Winery
L'odore di peperoncino piccante e il rumore di stoviglie ti accolgono appena entri nel ristorante di Kara Gani, un'azienda vinicola nella regione di Valul lui Traian, nel sud della Moldavia. Qui i piatti vengono preparati utilizzando solo pietanze coltivate sul terreno dell'azienda, mentre nella sala accanto gli ospiti possono curiosare tra una collezione inaspettata di oggetti storici e quasi dimenticati. A due passi dalla sala della degustazione, infatti, c'è il museo di famiglia: una collezione privata che celebra la storia della famiglia, ma anche la cultura e le tradizioni della regione della Gagauzia.I Gagauz sono un popolo di discendenza turca che ha preceduto l'Impero Ottomano nella regione
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Incastonata tra Romania e Ucraina, la Moldavia è ancora un territorio inesplorato e sconosciuto a molti viaggiatori, ed è il terzo paese meno visitato in Europa. Chi invece conosce il paese, di solito conosce anche "il paese che non esiste," la Transnistria: una striscia di terra dimenticata e non riconosciuta all'estremità occidentale della Moldavia, la Transnistria sovietica ha dichiarato l'indipendenza nel 1990, scatenando una guerra ancora oggi irrisolta. Eppure c'è anche un altro pseudo-stato, ancora più silenzioso e sconosciuto, composto da quattro enclave sconnesse tra loro all'interno dei confini della Moldavia: la Gagauzia è una regione autonoma con il suo popolo, la sua cultura, la sua lingua e le sue tradizioni gastronomiche.
Il nome dei cittadini di questa regione significa più o meno "gente del cielo," i Gagauz sono un popolo di discendenza turca che ha preceduto l'Impero Ottomano nella regione. La Gagauzia ha dichiarato la sua indipendenza nel 1991, e nel 1994, allo pseudo-stato fu concessa una certa autonomia dalla Moldavia che ha trasformato questa regione in una sorta di stato a sé.Dopo decenni di dominazione sovietica, la cultura tipica della regione era andata quasi perduta e dimenticata
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Nella lingua locale, "Kara" significa nero, come il vicino Mar Nero o il colore dei vigneti selezionati, mentre "Gani" è il cognome della famiglia. Gheorghe Cervan, proprietario e viticoltore, ha scelto per l'attività il nome di suo nonno, la cui famiglia abitava nell'area dal 1136. Oggi, Cervan e i suoi collaboratori dedicano la propria vita alla celebrazione e alla preservazione della loro cultura dimenticata, preparando le ricette tradizionali e producendo vino locale accessibili per cittadini locali e i turisti che vorrebbero attirare nella regione.Dopo un tour della cantina, gli ospiti attraversano la sala del museo dove possono osservare i tessuti dell'epoca esposti alle pareti, mentre nella stanza accanto viene preparata la degustazione. I prodotti tessili, quali tappeti e vestiti, rappresentano scene ispirate alla natura, come il ciclo del grano e sono da sempre un'arte dal forte valore simbolico e tradizionale nella regione. A cura di Lora Cervan, la matriarca dietro Kara Gani, la collezione comprende anche pezzi secolari provenienti dai matrimoni dei loro avi, tra cui tappeti e vecchie stoviglie.
"Qui arrivi da turista, e quando vai via sei un amico"