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Perché a Guantánamo è proibito leggere 'Il Mercante di Venezia' di Shakespeare?

Perché ai detenuti di Guantanamo non è consentito leggere Il Mercante di Venezia di William Shakespeare? Per capirlo, siamo andati a chiederlo a Melvyn Bragg, scrittore e conduttore di programmi televisivi e radiofonici.

Melvyn Bragg è il conduttore di The South Bank Show su Sky Arts e di In Our Time su BBC Radio 4. Il suo ultimo romanzo, Remember Me, è stato pubblicato da Sceptre.

Perché ai prigionieri di Guantanamo non è permesso leggere Il Mercante di Venezia? Come tutte le opere di Shakespeare, parla di una mente libera—forse una delle più libere mai esistite. E già solo per questo motivo vale la pena leggerlo.

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Inoltre, è un'opera pericolosa. Parla di vendetta, onore, denaro, razza: ogni pagina è in grado di sollevare una polemica.

Shylock, l'usuraio protagonista del libro, è costretto a condurre un certo tipo di vita in quanto ebreo. Nel libro, è il personaggio più intelligente, nonché il mercante più ricco di Venezia. Ciononostante, essendo ebreo, è vittima di soprusi.

A causa dei pregiudizi vigenti in quel periodo, viene considerato e trattato come se fosse un po' meno di un essere umano.

Shakespeare fa pronunciare a Shylock alcuni dei suoi versi migliori, che parlano di come nessuno dovrebbe mai subire una persecuzione ingiusta. Ha gli stessi diritti di ogni altro essere umano.

Nonostante questo, non è privo di difetti. Shylock si rifiuta di mostrare clemenza nella vittoria e pretende di riscuotere quanto gli spetta secondo il contratto. Pretende una libbra di carne, ma quando fa la sua richiesta, gli viene detto che se nel farlo verserà una sola goccia di sangue cristiano verrà condannato. Quest'improvviso capovolgimento di ruoli è scioccante.

Spero che quando Il Mercante di Venezia sarà di nuovo permesso all'interno della prigione, la sua reintroduzione sarà seguita da quella delle altre opere di Shakespeare. E che a coloro che sono tanto sfortunati da essere rinchiusi a Guantánamo sarà un giorno permesso di leggere gli insegnamenti sulla vita e sull'essere umano del più grande poeta e drammaturgo di sempre.