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Música

Le persone peggiori che puoi incontrare a un festival

Possono presentarsi in varie forme: a volte sono quelli che cercano di entrare gratis, a volte quelli che ripetono continuamente che "un festival non è il luogo adatto per godersi la musica dal vivo." A volte anche voi potete trasformarvi in uno di...

Via Flickr.

Sì, la stagione dei festival è ormai iniziata. Ve ne siete accorti perché fuori fa caldo, o forse perché qualcuno ha ricominciato a considerarvi nella speranza di ottenere un ingresso gratuito dopo che quella volta cinque anni fa avete usato la storia degli accrediti per fare colpo su un ragazzo.

In passato ci siamo già occupati del tema, e dato che sono fresco di esperienza ho pensato di parlarvi di una specie di frequentatore di festival che mi sta particolarmente a cuore. Perché non importa a che tipo di festival andrete, loro ci saranno sempre.

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Possono presentarsi in varie forme: a volte sono quelle persone che durante l'anno si nascondono dietro una facciata di normalità e a cui della musica non importa un bel niente, ma che con i primi calori estivi si riscoprono amanti dell'elettronica. Oppure sono quelli che non si fanno mai scappare l'occasione di ripetere che "un festival non è il luogo adatto per godersi la musica dal vivo." A volte anche voi potete trasformarvi in uno di loro. Ecco dunque una lista dei brutti incontri che potete fare a un festival.

LA GENTE CHE SI PRENDE MALE PERCHÉ PARLI DURANTE UN CONCERTO

Immergiamoci dunque nell'atmosfera da festival: intorno a voi ci sono orde di persone ammucchiate che fanno partire ululati ogni volta che il dj cambia traccia, zanza che si dimenano all'interno del vostro spazio vitale e ragazze carine che non vi guardano perché in trance.

È un classico. E il festival è un momento di grande socialità piuttosto che un vero e proprio concerto, quindi perché appena apro bocca per parlare con quello che ho di fianco vengo assalito da occhiatacce? Di solito la persona in questione sta a sei metri di distanza; la riconosci perché continua a girarsi in tua direzione e, una volta individuata la fonte del brusio, parte con le facce scocciate e gli sbuffi. In certi momenti sembra quasi che stia per avvicinarsi e dirtene quattro. Finché non si vede costretto a manifestare ad alta voce la sua insofferenza, rivolgendosi a chi lo circonda in cerca di solidarietà. È allora, e solo allora, che qualcuno sei metri più avanti si girerà verso di lui, e tutto ricomincerà da capo.

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QUELLI CHE CERCANO DI ENTRARE SENZA PAGARE

Dimenticate la leccata di mano per passare il timbro a un vostro amico, o il pennarello per ricrearlo alla perfezione: la gente che cerca di entrare gratis ai festival è tutta un'altra categoria. Non stiamo parlando di quelli che si farebbero 15 giorni su un cammello per attraversare il deserto ed entrare al Monegros gratis (quelli sono degli eroi), ma degli individui che cercano un free pass chiedendo un favore all'amico di un amico del dj più sfigato che aprirà la serata del dj serio. Cari amici, ottenere degli ingressi gratis in questo modo significa aver passato serate e serate ad ascoltare i discorsi della gente giusta. Uno non diventa il re dei pass da un giorno all'altro. Se credete di poter entrare gratis solo grazie alla vostra faccia da culo allora avete un bel problema (peggiore della vostra faccia).

Via

Flickr.

QUELLI CHE SI TRAVESTONO

Perché metterti in assetto carnevalesco quando vai a un festival? Ci sono modi migliori per dire che hai una disperata voglia di fare sesso.

QUELLI CHE SI LAMENTANO DELLA QUALITÀ DEL SUONO ALL'ARIA APERTA

"In queste condizioni è impossibile godersi la musica, per questo preferisco i concerti al chiuso." SE LO SAI, PERCHÉ SEI QUI?

QUELLI CHE SALGONO SUL PALCO E PRETENDONO DI RESTARCI

I genitori di questi tipi li piantavano davanti alla televisione mentre loro discutevano in cucina su chi dei due si sarebbe preso il weekend per fare una gitarella fuori città con gli amici, per questo adesso hanno bisogno di un po' di attenzione. Purtroppo l'unica cosa che riescono a ottenere sono odio e rifiuti, materiali che costituiscono anche gli incubi che fanno ogni notte.

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I FOTOGRAFI

Ok, stanno facendo il loro lavoro, ma le foto in obliquo fatte col cellulare "per dare l'idea dell'estemporaneo e del vissuto" non riusciranno a piazzarle a nessuno.

Via

[Flickr.](https://ww w.flickr.com/photos/christianhaugen/)

I SUPEREQUIPAGGIATI

Compresse per il mal di pancia, ibuprofene, supposte, ombrellini, sacchi della spazzatura da usare come mantelle per la pioggia, collirio, panini e cerotti per i colpi che giustamente si prenderanno. C'è da essere preparati al caos e ai colpi di scena, ma non voglio più vedere una ragazza che si cambia i fantasmini sotto al palco.

QUELLI CHE TROVANO SEMPRE "AMICI" DA SALUTARE

Siete arrivati da un'ora e lui ha già passato ogni singolo minuto a salutare gente, il tutto quando vi trovate ancora a pochi metri dall'ingresso del festival. Pacche sulle spalle, abbracci, semplici gesti da lontano seguiti da corsette di avvicinamento, mentre VOI, i suoi veri amici, VE NE STATE LÌ ACCANTO A LUI. La decima volta che lo fa pensate seriamente di lasciarlo con i suoi "amici", poi vi ricordate che la macchina con cui siete arrivati è la sua.

QUELLI CHE SANNO SOLO UN PEZZO DELLA CANZONE E QUANDO ARRIVA QUEL PEZZO LO INTONANO ALZANDO IL BRACCIO PER FARE GLI "ESPERTI" Accattivante ma scontato, perché un po' lo facciamo tutti. I veri esperti della finzione riescono a cantare anche le parti che non conoscono, possibilmente salmodiando in loop la filastrocca dei mesi.

QUELLI CHE NON VANNO AI FESTIVAL E LO CRITICANO SUI SOCIAL NETWORK

Il punto è che nessuno li ascolta perché tutti quelli che avrebbero qualcosa da dire sono al festival a ubriacarsi e a cercare di dimenticare i soldi o quella discussione avuta con la madre e che si è conclusa con un televisore rotto.

Tanto poi alla fine sono le stesse persone che incontreranno agli after e con cui se la spasseranno.