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Anatomia del moderno cazzone inglese

Questo fine settimana fatevi un giro per le strade e i locali inglesi, poi fatemi sapere. Vi risulterà difficile non arrivare alla conclusione che i giovani inglesi sono nel pieno di una crisi.

Foto di Jamie Taete

Questo fine settimana fatevi un giro per le strade e i locali inglesi, poi fatemi sapere. Vi risulterà difficile non arrivare alla conclusione che i giovani inglesi sono nel pieno di una crisi. Una crisi di tempo e di ruolo, di maturità e mascolinità. Una crisi che, nella loro ricerca di un fine, ha portato molti a adottare uno stile di vita completamente contraddittorio. Il genere di persone che la sera si fanno la maschera facciale ma al tempo stesso non avrebbero il minimo problema a tracannare una pinta di piscio per una scommessa. Le loro teste sono troppo piccole per il resto del corpo, le spalle sono più larghe dello schermo piatto di un pub e portano tatuaggi alla Robbie Williams. Sono spaventosi e bizzarri; incarnano il moderno cazzone inglese.

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Lo conosciamo tutti. Vi sarete imbattuti almeno qualche volta in Geordie Shore e altre dolorose testimonianze televisive dei nostri tempi. Sappiamo che tanti giovani inglesi hanno l'aspetto di Ken pucciati nel tè e ricoperti di inchiostro. Quello che non sappiamo è come e perché si sia arrivati a loro. È troppo semplice liquidarli come deriva estremista della lad culture: tra le due categorie esistono differenze sostanziali.

Per esempio: i cazzoni non hanno amici, ma soci. E se il lad potrebbe avere bisogno dell'insistenza dagli amici per fare il primo passo con una ragazza, anche dopo essersi scolato qualche birra, il cazzone inglese moderno sa già tutte le battute che dovrà snocciolare con la sua preda prima di uscire di casa per un'altra serata a base di cocktail di Monster e creatina. La sua idea di divertimento è più cinica. Lo fa per atteggiarsi, per affermarsi e per la figa, e calcherà ogni singolo dancefloor dei peggior locali inglesi per dimostrarlo.

È in quei contesti che ho iniziato a fare la loro conoscenza: a ognuno degli eventi a cui ho presenziato nel corso degli ultimi anni per la mia rubrica "Un sabato sera con" ne ho incontrato almeno tre o quattro, stretti nelle loro magliette e coi muscoli bene in vista. Serate emo, serate indie, serate studentesche, serate dubstep, serate fetish, dalla provincia inglese fino a Magaluf—il moderno cazzone inglese era sempre presente.

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Eccoli, sono il remix di Calvin Harris di un pezzo di Springsteen che fa acqua da tutte le parti.

Foto di Jake Lewis.

In una mossa kamikaze volta ad affermare la loro mascolinità, i giovani d'oggi si sono reinventati sotto forma di un'erezione in canottiera. Un monumento in carne ed ossa alla crisi della mascolinità inglese. Un tempo erano il primo settore della società a cui ci si rivolgeva nei momenti di bisogno. Erano coloro che venivano mandati al fronte, a difendere l'onore delle mogli altrui e ad aiutare le vecchiette ad attraversare la strada. Lavoravano la terra, erano i fari più potenti e impavidi della mascolinità nord-europea. I discendenti di Lord Byron, Lawrence d'Arabia e Geoff Hurst. Dei gran ragazzoni.

Ora però, questi vecchi ideali mascolini—il seduttore, il rude, il pensieroso imbronciato—sono praticamente morti. Nessuno vuole più uno Sean Connery. Coi loro corpi senza un pelo e i tagli di capelli da imbecilli, i moderni cazzoni inglesi sembrano più i volti di una pubblicità di chatline che potenziali Bond.

È facile deridere i rubacuori dei tempi andati. Tom Jones coi suoi ciondoli, Rod Stewart con la giacca di pelle di leopardo, David Essex coi capelli cotonati, George Best con la sua orribile dentatura. Eppure si aveva la sensazione che sotto sotto ci fossero uomini rudi e rissosi, uomini che sotto quei vestiti nascondevano una sessualità naturale, grezza. Paragonateli a un membro qualsiasi del cast di Geordie Shore e sembreranno dei mormoni d'inverno.

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Per la maggior parte degli uomini, essere sexy era qualcosa che capitava per caso. Oggi, l'uomo inglese si veste come se volesse scoparsi il mondo. I capelli sono ingellati verso l'alto come un'improbabile torre di Babele, e i vestiti sono studiati per rivelare consistenti porzioni di pelle, tutte depilate e lucide, tanto che fissandoli abbastanza a lungo nel solco tra i pettorali potresti riuscire a vederci riflessa la tua faccia arrabbiata e invidiosa. Questa epidemia di boria non si manifesta solo a livello superficiale. È qualcosa che parte dai muscoli.

Foto di Kieran Cudlip

Quando ha iniziato a manifestarsi il fenomeno? Per quanto mi riguarda, me ne sono accorto quando ho incontrato i miei compagni del liceo dopo circa un anno che ci eravamo persi di vista. Ai tempi della scuola questi ragazzi non erano molto più grossi di me, eppure in quel lasso di tempo avevano sviluppato muscoli enormi, quasi impressionanti. Anche al lavoro ho iniziato a vedermi circondato da corpi più voluminosi del normale, per di più appartenenti a persone che non immaginavo particolarmente sportive.

Il catalizzatore principale è la creatina, o un'altra delle tante polveri proteiche che a un certo punto qualcuno definirà l'asbesto della mia generazione. Al momento non ci sono statistiche che mostrano quanti ne facciano uso, ma si tratta di uno dei prodotti chiave della fiorente industria dell'alimentazione sportiva—un'industria che nel Regno Unito ha un giro d'affari intorno ai 300 milioni di sterline. E l'effetto è sempre lo stesso: la massa muscolare cresce, ma l'aspetto e la consistenza sono quelli di un palloncino. Il moderno cazzone inglese è fatto così, bello da piazzare su una spiaggia, ma privo della forza per fare qualsiasi cosa.

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Il suo predecessore più noto è forse il metrosexual, catapultato nella cultura mainstream attraverso riviste come GQ e gli Spice Boys della Liverpool di metà anni Novanta. Quella del metrosexual si differenziava dalle altre culture ed estetiche maschili poiché non era legata a sottoculture particolari. Si trattava semplicemente di una sensualità oggettiva. Eppure, in un momento non meglio specificato, la naturale fiducia in sé del metrosexual è stata rimpiazzata da qualcosa di molto più plateale. L'accenno di barba ha ceduto il passo all'alopecia dal collo in giù, le magliette con lo scollo a V sono diventate canotte a vista ombelico e l'orologio da polso è scomparso a vantaggio di un tatuaggio maori. Aggiungete un tocco di abbronzatura, ed è fatta.

Foto di Jake Lewis.

Se lo chiedete a me, penso che le ragioni siano da ricercare innanzitutto nell'industria della bellezza. Purché ancora principalmente indirizzata alle donne, si rivolge sempre di più anche agli uomini. Il numero di polveri, lozioni, spray e apparecchi che le donne sono state incoraggiate ad acquistare negli ultimi dieci anni è cresciuto a dismisura, e la semplicità d'uso di questi oggetti ha probabilmente intrigato gli uomini al punto da spingerli a fare una prova.

E per quanto è semplice disprezzare la banalità e la vanità del moderno cazzone inglese, sono soltanto un prodotto dell'ambiente che li circonda. Un ambiente che ha ben poco da offrire al di là di iscrizioni in palestra, abiti intenzionalmente sgualciti, alcol e creatina. Le istituzioni che offrivano agli uomini inglesi una sensazione di benessere sono state fatte a pezzi. Nessuno si fida più della polizia; nessuno vuole entrare nell'esercito perché nessuno crede più alle guerre; le industrie tradizionali sono state decimate e gli unici posti disponibili sono quelli nel settore dei servizi e del commercio. Di conseguenza, l'uomo inglese ha tentato di re-immaginare la mascolinità, e l'ha fatto in una maniera infantile e disperata. Un nuovo tipo di machismo costruito su bravate e boria. I superiori li odiano, e i padri fanno altrettanto.

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Non posso fare a meno di guardare a questa cultura emergente e chiedermi se hanno semplicemente sventolato bandiera bianca di fronte a un mondo che non li vuole più. Dai dibattiti sull'happy-slapping al furore scatenato intorno al NekNominate, sembra si stia imponendo una narrativa della classe metropolitana che si interroga su cosa fare dei suoi giovani.

Dal canto suo, il moderno cazzone inglese sta perculando la sensibilità di tutti quanti attraverso le sue azioni. Perché quando nessuno ti vuole, puoi fare ciò che vuoi. Quando uno si sente rifiutato e annoiato, inizia a mettere alla prova i limiti della decenza. Basta guardare alle prigioni o ai gradi più bassi dell'esercito per rendersene conto.

È fin troppo facile prendere per il culo questo moderno cazzone inglese, con la sua lunga serie di bizzarre e contraddittorie nozioni sulla mascolinità e la sessualità. Ma non dimentichiamocelo, sono quanti lo disprezzano di più ad aver dato vita a questo strano orfano sociale.

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