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In Germania, gli ultras neonazisti hanno fatto fronte comune contro il fondamentalismo islamico

Nella Bundesliga sta succedendo qualcosa di strano: le tifoserie di estrema destra hanno messo da parte le rivalità in ambito sportivo per unirsi contro i fondamentalisti islamici e darsele con la polizia.

(Foto via VICE Germania)

Nella Bundesliga sta succedendo qualcosa di strano: gli ultras di estrema destra hanno messo da parte le rivalità in ambito sportivo per unirsi contro i fondamentalisti islamici.

Domenica si è tenuto l'incontro più grande avvenuto finora in questa nuova alleanza: fuori dalla cattedrale di Colonia si sono riunite tra le 2000 e le 4000 persone, determinate a protestare contro il salafismo—inteso come estremismo islamico—e attaccare la polizia. Il fatto sorprendente è che l’incontro precedente, a Dortmund, aveva riunito non più di 400 persone, mentre domenica i partecipanti erano dieci volte tanto. Negli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine sono rimasti feriti 44 di agenti; un furgoncino è stato ribaltato e la polizia ha sequestrato pistole e machete. E mentre poco lontano la contromanifestazione degli antifa si è svolta senza intoppi, un poliziotto ha dichiarato al quotidiano Die Welt che quello che si sono trovati ad affrontare è stato un nuovo livello di estremismo politico in ambito ultras.

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Conosciuto come Hooligan contro i salafiti (abbreviato in HoGeSa), il movimento si è organizzato su Facebook (al momento sono attivi almeno due gruppi che, nel giro di pochi giorni, hanno raggiunto 1000 like ciascuno) ed è indicativo di una generale avanzata dell’estremismo di destra nel tifo, e non solo.

Gli HoGeSa preoccupano perché rianimano vecchie forme di xenofobia e odio e le dirigono verso un nemico comune. In questo momento il bersaglio è l’estremismo islamico—il numero dei gruppi salafiti in Germania non è elevato ma è in crescita e il capo dell’intelligence tedesca, Hans-Georg Maassen, si è detto preoccupato circa la possibilità che questi possano convincere qualche cittadino ad andare in Siria o in Iraq a combattere per l’IS. Uno degli slogan di cui si vantano molto i HoGeSa fa leva sulla loro unione al di là delle diverse tifoserie. Il capo della polizia Arnold Plickert ha detto che quello degli HoGeSa è un "fenomeno nuovo," perché “hooligan normalmente in lotta tra loro hanno costituito un fronte comune.”

Alla luce di quanto accaduto negli ultimi anni nel calcio tedesco, questo fenomeno potrebbe apparire quantomeno strano. Il sistema della Bundesliga è stato giustamente e ripetutamente elogiato per una serie di aspetti importanti: i prezzi dei biglietti, le aree di sicurezza all’interno degli stadi, le tattiche anti tika-taka e Shinji Kagawa.

II Borussia Dortmund esercita un ruolo particolarmente importante in questo contesto. La squadra è allo stesso tempo l’emblema della Bundesliga da sponsor e uno dei collegamenti più importanti con l'estremismo. Tra gli animatori del movimento HoGeSa c'è Siegfried Borchardt, un neonazista tifoso del Dortmund che nel 1980 aveva dato vita al fronte ultras del Borussenfront. Per quanto sia stato ufficialmente bandito dallo Westfalenstadion, il gruppo è tornato in attività nel 2006 e oggi recluterebbe giovani affiliati alla fine delle partite. Durante la corsa del Borussia Dortmund verso la finale della Champions League due dei loro affiliati di estrema destra sono stati attaccati dopo aver gridato “Sieg Hiel!” e pisciato sulla statua di Lenin mentre si trovavano a Donetsk.

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Ma questa dicotomia si estende ben oltre il Borussia Dortmundo il calcio. La Germania è economicamente solida e caratterizzata da una certa mobilità sociale. Il 20 percento della popolazione è nato all’estero. Ma internamente la situazione è diversa, e la disillusione degli ultimi anni ha causato una ripresa dell’estrema destra. Le diseguaglianze sono in crescita, tanto che quest’anno il paese avrebbe registrato il tasso più elevato di disparità di ricchezza all'interno del contesto europeo.

Al tempo stesso, le tensioni intorno alla comunità musulmana sono alte. Due settimane fa, una protesta curda contro gli attacchi dell’IS su Kobane è stata interrotta da alcuni sostenitori dell’ISIS, portando all'intervento di circa 1300 poliziotti. Daniel Abdin, l'imam della moschea al-Nour di Amburgo, ha definito la città “Hamburgistan.”

Queste tensioni vengono poi manipolate dall’estrema destra, che le utilizza come prove dell’islamizzazione del paese. E formazioni come il Partito Nazionale Democratico sanno come reclutare nuovi sostenitori infiltrandosi negli ambienti più disparati—che si tratti di calcio, movimenti antisociali o mercatini di Natale. Il calcio tedesco è soltanto l’ennesimo esempio di questa dinamica, un'inseminazione artificiale ideata per dare al movimento neonazi una legittimità che non gli appartiene.

@MrDavidWhelan