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Perdono e Game of Thrones: la lettera di un detenuto a Guantánamo

Dopo una decisione insolita, la lettera dello yemenita Emad Hassan è stata resa pubblica, offrendo uno sguardo inedito sulla nutrizione forzata e le difficili condizioni dei prigionieri a Guantanamo.

Questo articolo è tratto da VICE News. Foto di Jason Leopold.

Un detenuto di Guantanamo ha scritto una lettera al giudice federale che segue il caso di un altro prigioniero chiedendole di "seguire la fede" e mettere fine alla nutrizione forzata presso la struttura detentiva.

"Vostro onore, siete un essere umano. Permettereste a qualcuno di umiliarvi. [sic] di sputarvi in faccia o di abolire la vostra esistenza! Pensateci," scrive il detenuto yemenita Emad Hassan in una lettera del giugno scorso da poco desecretata e destinata al giudice Gladys Kessler.

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L'avvocato di Hassan, Alka Pradhan, ha dichiarato a VICE News che la possibilità di "rivolgersi direttamente a un giudice" da parte di un detenuto di Guantanamo è un'assoluta novità. In passato Pradhan aveva cercato più volte di ottenere il via libera per le lettere scritte da altri detenuti ai giudici federali, ma senza successo.

"La desecretazione della lettera ci ha davvero sorpresi," ha spiegato Pradhan. "È fantastico, perché offre alla giudice Kessler un'idea di cosa stanno passando i detenuti, spiegato direttamente da loro. Di solito nei casi di Guantanamo il giudice ha a che fare con una persona che non ha mai visto. Senza documenti del genere non c'è possibilità di stabilire una connessione. Questa lettera è quanto di più simile possiamo ottenere al volto e alla voce di una persona in un'aula di tribunale."

Un portavoce di Guantanamo ha preferito non commentare sul carattere inusuale della vicenda.

"I detenuti sono autorizzati a inviare e ricevere posta di contenuto tanto legale quanto non legale," spiega il capitano Tom Gresback, portavoce della prigione. "I documenti in questione sono parte di una causa tuttora in corso, quindi non mi è possibile commentare sul loro contenuto."

In una comunicazione allegata alla lettera di Hassan, Pradhan scrive, "Il Sig. Hassan ci ha chiesto di trasmettere la lettera alla giudice Kessler nella sua totalità. Non forniamo dunque alcuna garanzia o dichiarazione sulla sostanza di quanto scritto dal Sig. Hassan."

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Hassan è uno dei detenuti di Guantanamo da più tempo impegnati in uno sciopero della fame. Con un'autorizzazione al rilascio emessa dall'amministrazione Obama nel 2009, dal 2007 Hassan è stato "sottoposto a nutrizione forzata più di 5000 volte nel tentativo di mettere fine al suo sciopero della fame," spiegano i suoi legali, parte dell'ente benefico inglese per la tutela dei diritti umani Reprieve.

Secondo Pradhan, Hassan, che è in sciopero della fame per protesta contro la sua detenzione indefinita, viene sottoposto a nutrizione forzata due volte al giorno.

"Estraggono i tubi e li reinseriscono ogni giorno," ha dichiarato a VICE News. "A volte beve il nutriente liquido. Ha una narice completamente occlusa. L'altra è libera, ma è spesso infiammata o infetta. È per quello che cerca di bere il nutriente liquido."

Nella sua lettera, Hassan dice che se rifiutano di bere i nutrienti liquidi i detenuti vengono minacciati.

"Tante volte scrivo una lettera per descrivere in dettaglio cosa succede qui," dice. "Soprattutto gli scioperi della fame. Non ce la faccio più. Devo far vedere, ora. Proprio ora: il team FCE [forcible cell extraction] lo ha portato via per la nutrizione forzata… lo stomaco ha trattenuto la formula per dieci minuti, poi ha iniziato a fare fuori."

Hassan spiega a Kessler che "l'etica medica in tempo di guerra è identica all'etica medica in tempo di pace."

L'identità del detenuto a cui fa riferimento Hassan rimane incerta, ma Pradhan crede si tratti di uno dei suoi assistiti, il siriano Abu Wa’el Dhiab, impegnato in una battaglia legale per mettere fine tanto alla sua nutrizione forzata che alla detenzione. Anche Dhiab, a Guantanamo da 12 anni, aveva ricevuto l'autorizzazione al rilascio nel 2009.

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Secondo Pradhan, Hassan avrebbe descritto le norme implementate in seguito all'arrivo di un nuovo comandante e guardiano nel carcere. "Ogni volta che assegnano un nuovo comandante si può assistere a un inasprimento delle norme, quando queste erano state applicate in maniera meno ferrea. E penso sia proprio ciò che sta succedendo."

Gresback, il portavoce di Guantanamo, dice che le norme sulla nutrizione forzata non hanno subito particolari cambiamenti.

"La nutrizione enterale somministrata dallo staff medico della Joint Task Force-Guantanamo (JTF-GTMO) a quei detenuti che aderiscono a forme di digiuno non religiose avviene secondo severe procedure standard (SOP) che si basano su protocolli medici consolidati," ha spiegato. "Con l'eccezione della modifica delle SOP per l'introduzione di un lubrificante a base d'acqua, le SOP alla base della nutrizione enterale della JTF-GTMO sono rimaste invariate."

Secondo Gresback, tutte le procedure definite violente sono "conformi alla legge degli Stati Uniti."

Kessler, a cui Hassan si riferisce come "chi mostra… empatia e SPERANZA [sic]," non è il giudice che presiede il suo caso. Kessler segue infatti Dhiab, e negli ultimi mesi ha emesso una serie di sentenze senza precedenti che includono un'interruzione temporanea della nutrizione forzata di Dhiab e l'ordine al governo di produrre decine di registrazioni che mostrino la rimozione dalla cella e la nutrizione forzata del detenuto. Il caso di Dhiab è momentaneamente in sospeso, in quanto l'uomo è stato identificato come uno dei detenuti che l'amministrazione Obama intende rimpatriare in Uruguay.

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"Lo scopo della lettera è di ricordare a Kessler che ha a che fare con veri e propri esseri umani," spiega Pradhan. "Dal momento che i detenuti non hanno possibilità di fare queste dichiarazioni in tribunale, questa lettera porta una voce in aula."

Anche il giudice che presiede il caso di Hassan ha recentemente ordinato la produzione di registrazioni della nutrizione forzata e della rimozione dalla cella. Il governo, da parte sua, sostiene che la diffusione di queste registrazioni possa rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale.

Rivolgendosi a Kessler, Hassan scrive che, "a volte per essere umani bisogna decidere da che parte stare. Non siete sola nella strada verso la giustizia."

Hassan conclude la lettera chiedendo a uno dei suoi avvocati di mandargli Game of Thrones.

Segui Jason Leopold su Twitter: @JasonLeopold

2014_7_25 Exhibit a Emad Hassan Letter (1)